Fare i sacrifici per la propria famiglia
Gaspare Torrente è un adolescente molto intelligente e sensibile. La sua famiglia è umile e vive su una piccola isola del Sud Italia dove ai giovani sono riservate poche possibilità per studiare e svolgere un lavoro rinomato e redditizio. Suo padre, il signor Torrente è un bravo pescatore che sogna per suo figlio un futuro migliore. Decide di investire sui suoi studi scegliendo un liceo di Torino. E’ convinto che in questa città del Nord, dove risiede la vedova e taciturna zia Elsa ci siano più possibilità per suo figlio di diventare un bravo avvocato o un valido ingegnere. Sacrificandosi col suo lavoro da pescatore d’inverno e guida turistica a bordo della sua affezionata barca Camilla d’estate, manterrà economicamente sua moglie e il figlio Gaspare a Torino. Li vedrà solo due volte all’anno in occasione delle vacanze natalizie e quelle estive. Il signor Torrente incarna il ruolo del padre premuroso, umile, pieno di attenzioni per i figli e disposto a fare innumerevoli sacrifici pur di vederli contenti e realizzati. Solo che non sempre i progetti dei genitori corrispondono ai sogni dei figli. Gaspare lo scoprirà ben presto e si ritroverà a coltivare passioni e sogni differenti da quelli desiderati da suo padre per il suo futuro.
La realtà è diversa dai sogni
Gaspare arrivato a Torino scopre una realtà completamente diversa da quella decantata dal padre e nemmeno conforme ai suoi progetti e aspettative. La città è immensa rispetto alla piccola isola del Sud Italia nella quale ha trascorso la sua infanzia. Riuscire ad essere puntuali a scuola è un’impresa. Bisogna svegliarsi presto e salire sul tram superaffollato e pieno di rumori e caos. A scuola non c’è la gentile e premurosa signora Pilou ad impartirgli gli insegnamenti delle sue materie preferite come il latino e il francese ma ci sono tanti professori distratti, svogliati, impreparati, cinici, frustrati. Per non parlare dei compagni di classe che si rivelano subito poco cordiali, asociali, dispettosi e ostili. Lo fanno sentire un “alieno” solo perché non indossa le loro scarpe griffate e i loro abiti alla moda. Sono invidiosi dei suoi costanti 10 in latino. Gaspare farà fatica ad integrarsi in questo gruppo classe. Sarà la sua intelligenza, la curiosità e l’autoironia che lo aiuteranno a superare tutte le difficoltà, le situazioni imbarazzanti, le complicazioni e le disparità sociali ed economiche a cui andrà incontro lungo il suo cammino.
L’amicizia ti salva la vita
Gaspare vuole diventare un latinista. Ma a cosa serve il latino nella società odierna tutta incentrata sul capitalismo e l’apparenza? Se lo chiederà quando dopo la maturità dovrà scegliere la facoltà universitaria alla quale iscriversi. Che fine farà il sogno del signor Torrente di vedere suo figlio diventare un bravo avvocato o ingegnere? Gaspare si laurea in Giurisprudenza col massimo dei voti ma ad un passo dall’ottenere un posto di lavoro in uno dei più noti studi legali di Torino, accadrà un misfatto che gli farà aprire gli occhi sulla realtà ostile che privilegia i “figli di…”, “gli amici di..”. A che servono il talento e i sacrifici di suo padre? A credere in lui e a dargli una possibilità ci penserà l’amico Furio, anche lui un reietto ai tempi del liceo, che dopo aver terminato gli studi di ingegneria a Berkeley aprirà un’azienda di peluche in Francia e farà cambiare il corso dell’esistenza di Gaspare. Grazie a questa possibilità e all’amicizia vera, Gaspare ritroverà se stesso, il suo talento e le sue passioni e otterrà il suo riscatto dalla vita piena di sacrifici del padre.
Andare oltre il gregge
Paola Mastrocola con “Una Barca nel Bosco” ci incita a credere nel proprio talento anche quando la realtà risulta minacciosa e ostile. Questo è un romanzo dedicato a tutti coloro che hanno il coraggio di andare oltre al gregge per affermare la propria identità. A colpire è l’ironia con la quale vengono narrate le vicissitudini del protagonista Gaspare che fa sorridere e al quale ci si affeziona con facilità. Gaspare Torrente vive in tutti coloro che ogni giorno si imbattono con una realtà che non è all’altezza dei propri sogni. E’ fonte di ispirazione per coloro che acquisiscono la consapevolezza che la perfezione non esiste e che nemmeno le nostre vite sono perfette ma almeno possono essere coerenti con quello che siamo. Vale la pensa lottare per ciò in cui si crede e si ama e questo Gaspare ce lo trasmette con le sue esperienze raccontate in prima persona come se volesse lasciare al lettore un “manuale di istruzioni” dal quale apprendere insegnamenti e aneddoti utili per la vita.
Mariangela Cutrone