Accettare le sfumature del mosaico esistenziale
Elena è una restauratrice di affreschi che conosce il mondo attraverso i colori che studia e ricerca per i suoi affreschi. E’ consapevole che il mondo non è solo “nero” o “bianco”. Tra queste due tinte nette e categoriche ci sono tante sfumature da cogliere dalle quali riuscire a farsi ammaliare senza limite e riserve. Elena è una ventinovenne molto legata al suo lavoro tanto da fuggire dalle relazioni sociali. Da perfezionista incallita non riesce a godersi pienamente la sua vita da neolaureata come i momenti di svago con sua fedele amica Gaia. I colori l’attirano più di altra cosa al mondo. La vista è il senso più sviluppato in Elena. Quelli che teme di più sono i colori del mosaico chiamato “vita” sui quali non può esercitare un controllo.
Gli imprevisti ti guidano verso nuove direzioni
Dopo la sua storica storia d’amore ai tempi dell’università Elena si riavvicina al suo amico di studi Filippo che ormai sta diventando un quotato architetto. Elena condivide con il suo fedele amico Filippo interessi e passioni come l’arte, l’architettura, il cinema d’autore. Filippo deve partire improvvisamente per Roma per accettare un importante incarico lavorativo che gli consentirà di dare una svolta alla sua brillante carriera. Prima di partire da Venezia per Roma dichiara il suo amore per Elena che da anni le aveva tenuto nascosto. Questa rivelazione inaspettata fa andare in crisi Elena che è incapace di prendere decisioni per sé e per Filippo e rimanda sempre a domani ciò che avrebbe potuto fare oggi rischiando di lasciarsi sfuggire occasioni importanti. L’incontro con Leonardo, cuoco di fama internazionale e seduttore seriale le cambierà la vita e le farà seguire inedite direzioni. Elena si avventurerà per la prima volta nel mondo dei sentimenti e del piacere sessuale. Elena imparerà ad ascoltare il suo corpo, a fidarsi delle sue percezioni ed allenare tutta la sua sfera sensoriale che fino ad allora aveva limitato al solo senso della vista. Leonardo le insegnerà che nella vita bisogna mantenere attivi e vivi tutti i sensi e non avere paura di sperimentare. Occorre accettare gli imprevisti e non avere paura di essi. Gli imprevisti possono tramutarsi in allettanti occasioni che la vita ci pone lungo al nostro cammino per crescere ed evolverci umanamente.
Il cambiamento parte da noi stessi
Il primo della famosa trilogia di Irene Cao, il romanzo “Io ti guardo” ambientato nella magica e suggestiva Venezia, è un vero e proprio invito a sperimentare, ad accettare i cambiamenti che devono partire innanzitutto da noi stessi, Molte volte si desidera tanto che le cose cambino ma non si fa nulla per permettere al cambiamento di concretizzarsi. Bisogna mettersi nella condizione di cambiare. Prima di tutto occorre liberarsi dai pregiudizi, le etichette, i preconcetti che sono tutti nella nostra mente e che ci impediscono di accogliere nuova energia vitale. Elena assomiglia a tante donne che troppo prese dalla carriera rinunciano agli affetti e alle relazioni sociali. Il segreto di una vita felice e soddisfacente sta nell’equilibro tra la sfera professionale e quella affettiva che deve essere altrettanto arricchente. Grazie al cuoco Leonardo, Elena si sentirà non solo una donna cambiata ma anche “completa”. Sarà finalmente pronta ad accettare l’amore di Filippo. Non dimentichiamoci mai che non sono gli altri che ci cambiano la vita ma siamo noi che glielo permettiamo solo se siamo pronti, se ci conosciamo abbastanza e se prima di tutto “siamo fedeli a noi stessi”.
Mariangela Cutrone